mercoledì 6 luglio 2016

Touched - L'amore ai tempi degli stalker


Titolo: Touched 
Autore: Elisa S.Amore 
Editore: autopubblicato 
Prezzo: ebook tipo 3 €, non ricordo  Rimborso








Premessa importante! Lo so, il libro è stato poi pubblicato dalla Nord e la cosa mi rattrista. Io però avevo già preso questa versione e questa ho letto.


Trama: è Twilight ma con gli angeli della morte al posto dei vampiri.
Troppo corta?
Gemma è una ragazza normalissima, carina ma non troppo (anche se si capisce che sia stupenda ma solo lei non lo vede). Il suo migliore amico nonché amico d'infanzia è Peter ed è follemente innamorato di lei, ma lei non lo nota perché è solo un amico! Arriva a Lake Placid il bellissimo, tenebroso e selvaggio Evan (con addebita famiglia) che con una specie di incantesimo oscuro la fa innamorare. Dopo capitoli di sguardi sfuggenti, incontri nei sogni, oscure oscurità tenebrose e selvagge, cuori che saltano, ballano, respiri che mancano, grammatiche che fuggono in lacrime, si scopre che Evan è un angelo della morte e che il suo compito è prendere l'anima della povera Gemma, dopo che un camion l'ha investita. Ma lui la salva perché la ama.
Che faranno allora Evan e famiglia? No, non fanno diventare Gemma un angelo della morte, decidono di ucciderla e resuscitarla. Qui ci va una piccola spiegazione. Visto che Evan non l'ha uccisa i Màsala (che fino alla fine del libro non sapremo chi cazzo sono, ma vengono nominati di continuo) hanno mandato un altro angelo, Faust, ad ucciderla. C'è un po' di casino e alla fine Evan uccide Faust grazie all'aiuto della ragazza di suo fratello, Ginevra, una Strega (nemiche giurate degli angeli, ma lei è ok perché è innamorata), che avvelena un coltello con il veleno del suo serpente. Faust crepa, Gemma pure, ma la rimettono nel suo corpo e amen. Fine.


Riesco a percepire le mille domande che la trama striminzita e raccontata male (ma meglio del libro, credetemi) vi ha suscitato. Don't worry, adesso vi illuminerò.
Da dove parto? Giuro che non lo so, so benissimo cosa non va bene ma è talmente tanto che mi viene da piangere.
Solo sul prologo avrei mille cose da dire, ma mi limito a perché c'è un prologo del genere?
Nel prologo troviamo un uomo, Jasper, che all'insaputa della sua ragazza va in un night club con un'altra. E dopo un fallito tentato di stupro di una terza ragazza, muore trafitto da non ho capito cosa.
Dato che Jasper viene menzionato di nuovo solo nel primo capitolo quando Gemma guarda il Tg, non ne ho capito l'utilità. Poi ho capito il perché: era per introdurre Evan, senza dire che fosse Evan. Non l'ho capito fino alla fine del fottuto libro!
Come se non bastasse, subito dopo il prologo abbiamo un capitoletto non intitolato con una citazione della Genesi sulla creazione della donna. Peccato che non c'entri una mazza con il soggetto del capitolo che è la morte, per la precisione la protagonista che fa le sue riflessioni sulla morte e di come lei sia destinata a morire.
Tesò... notizia bomba dal mondo reale: tutti prima o poi dovranno morire. E forse anche io.


Capite perché sono incazzata?
Quindi direi di andare per punti.

1- Le descrizioni.
Questo libro è una descrizione continua. Partendo dal prologo che continua a descriverci le vie buie, oscure e spettrali in cui l'uomo tenta di stuprare la ragazza e non riuscendoci “Ricoprì il muro bagnandolo con le sue scorie liquide” (cosa che resta nell'edizione Nord).
Ci sono capitoli interi, e non sto esagerando, solo per descrivere gli sguardi che i protagonisti si scambiano. Io vi giuro, più della metà del libro sono solo loro due che si fissano a scuola o si incontrano nei sogni di lei. La soluzione al problema arriva solo alla fine del libro. È una palla mortale!
Inoltre si perde talmente tanto nelle descrizioni che un'azione ci mette quasi due pagine per accadere! La morte di Jasper nel prologo avviene almeno due volte, perché la descrive due volte e tutte e due le volte sembra finita, ma no! Tre punti più tardi torna. A me era venuto il dubbio che avesse delle vite extra.

Inoltre abbiamo scene che iniziano in un luogo e finiscono in un altro e non sappiamo quando i personaggi si sono spostati e come ci siano arrivati!
Il libro è scritto in prima persona (prologo a parte), principalmente dal punto di vista di Gemma (anche se ogni tanto dà il cambio ad Evan) e per tutto l'inizio del libro ci rompe i coglioni ripetendo all'infinito che è una accanita lettrice, che vive in un mondo tutto suo in cui nessuno riesce ad entrare, che adora Jane Austen e blablabla. Da una ragazza del genere ci si aspetta un certo tipo di metafore, soprattutto quando notiamo che è timida e impacciata (ricorda nessuno?). E cosa ci becchiamo? Metafore di questo genere: “Come ghiaccio liquido...” “la folla iniziava ad agitarsi in preda al panico come formiche in un formichiere”


2- Gli aggettivi.
Si sa, gli aggettivi e i sinonimi sono i migliori amici di uno scrittore. Elisa S. Amore non li ha tra gli amici.
In particolare abbiamo due aggettivi dell'odio: oscuro e selvaggio. E da brava masochista li ho contati. 
Selvaggio appare 35 volte, e non è un numero brutto per 400 e passa pagine, peccato che sia concentrato in 5 capitoli! Gemma per tutto il tempo in cui non saprà il nome del suo bel tenebroso, misterioso e oscuro fanciullo lo chiamerà “il selvaggio” e continuerà a sottolineare quanto sia tenebroso, oscuro e misterioso, ma soprattutto quanto il suo sguardo, corpo e capelli siano selvaggi. A questo punto io mi sono immaginata un ragazzo con il perizoma leopardato, il corpo ricoperto di fango, i capelli coi dread per la sporcizia e l'osso al naso!


Oscuro e compagni invece appaiono per più di 200 volte! Avete idea di che vuol dire in 400 pagine? Vuol dire che compare con una media di un oscuro ogni due pagine. È troppo! Viene voglia di andarsi a prendere un'insolazione dopo tutta questa oscurità oscura! E che ca-


Per non parlare dell'accostamento fra parole e aggettivi che porca vacca in compenso mi mangio la pizza con la maionese e l'ananas sopra e soffro meno.
“Cortesia reverenziale” questo è come prologoman apre la porta alla sua accompagnatrice. Manco avesse accompagnato il Papa.
“Sorriso sornione” “sorriso lupesco” entrambi usati per dare l'idea che Evan abbia un sorriso sexy. Io se incontro uno che mi sorride così scappo perché sono più spaventata che arrapata.
“Spartana dolcezza” SPARTANA DOLCEZZA COSA? Come fa la dolcezza ad essere spartana? Ti mandano in guerra con un bacio?!   


“Sorriso caldo” non è brutto, anzi dà l'idea di aver a che fare con una persona solare e piacevole. Peccato che lo usi per tutto il primo capitolo quando descrive Peter.
Io mi sento in dovere di riscrivere il libro partendo da qui. “Il sorriso di Peter era talmente caldo che prese fuoco. Fu l'inizio dell'Apocalisse. Fine.” Dov'è il mio premio Strega?

3- I verbi.
L'autrice adora i verbi “schernire” e “canzonare” ma temo che non ne conosca appieno i significati perché vengono usati con il significato di “mi prese gentilmente in giro”, significato che schernire e canzonare non hanno, visto che sono verbi dal significato negativo. Per darvi un idea: Gemma è al piano di sopra di casa sua e deve scendere in sala da pranzo a cenare:
“«Allora scendi o no?» mi canzonò scherzosamente mio padre «muoio di fame!» mi schernì quasi supplicando.”


4- La grammatica.
Minchia la grammatica! Povera grammatica.
In un libro mi aspetto al massimo degli errori di battitura e qualche piccolo errore che può essere sfuggito. Ma piccolo. Soprattutto se si tratta di un autopubblicato. Appunto perché non c'è un editor dietro che rompe le balle ogni 3 secondi per farti correggere.
In Touched notiamo lontano un miglio, ma che dico? Dalla Luna si può vedere senza problemi che il manoscritto non è stato nemmeno riletto. Ci sono errori di battitura che potevano essere corretti senza problemi. Un esempio? La parola “sguardo” appare ad un certo punto come “sgqueluardo” (e non scherzo) che insomma... è difficile da ignorare.
Ma la cosa che mi ha fatto proprio incazzare e mi chiedo come cazzo abbia fatto 'sto libro a diventare famoso come autopubblicato con un errore del genere è questo orrore che appare nel testo. ATTENZIONE! Fa male agli occhi e alla mente. E anche al cuore.

Prima che sarebbe stato troppo tardi.


Io qui ho dovuto prendermi due giorni di pausa. Non si può. Quest'errore è veramente troppo grosso. Ed è stata la prova schiacciante che l'autrice non ha riletto affatto il libro.
Ci sono congiuntivi ignorati ovunque, possessivi che scompaiono, “se avrei” che appaiono, frasi lunghe due o tre righe una dietro l'altra, un delirio.
Ora, voglio sottolineare che nella versione pubblicata dalla Nord non ci sono più e meno male.
Quindi questo punto è tutto dell'autopubblicato.

5- Gemma e Peter
All'inizio del libro Gemma dà una descrizione talmente carina di Peter che il lettore finisce per pensare che abbia una cotta per lui. Ma no, è solo per sottolineare quanto sia bello il suo migliore amico che le sbava dietro manco fosse una lumaca che segue un pezzo di lattuga. Peter la ama alla follia e non è nemmeno tanto subdolo al riguardo. La prende per mano, le offre il gelato, la prende per i fianchi, ha vere e proprie scene di gelosia. Ma per lei è solo un amico, anzi un fratello!


Lo vediamo per i primi capitoli, poi sparisce perché Gemma si interessa ad Evan, poi ricompare perché “Evan ha qualcosa di strano e scoprirò cos'è!” per poi scomparire definitivamente.
Proprio così, ad un certo punto Peter scompare completamente dal libro. Potrebbe essere morto per quel che ne sappiamo. Nemmeno nel finale sappiamo che fine fa.
Inoltre Peter è un amante dei fumetti, ma viene specificato che non è un nerd. In quanto nerd fumettomane sono confusa e un po' offesa.

6- I genitori di lei.
A parte fare le torte ai mirtilli al mattino e shippare la figlia con Peter non fanno assolutamente nulla! Non controllano se dorme tranquilla nel suo letto la sera. Non hanno mai permesso a Peter e Gemma di restare da soli nella stanza di lei, nemmeno da bambini. Che cazzo vuoi che facciano da bambini? Che programmino una bomba? Con il sorriso caldo di Peter, magari! Ma nonostante ciò la gettano fra le braccia del ragazzo misterioso e oscuro che hanno visto una volta sola nel loro Café.
Ignorano perfino la figlia con una gamba rotta sul divano...

7- Evan
Lo stalker.
L'uomo di 309 anni che la guarda dormire (ricorda qualcuno?). Che entra a casa sua e senza farsi vedere, la segue fino in bagno e le scrive sullo specchio mentre lei si sta facendo la doccia. E in seguito ammetterà di aver dato una sbirciatina.
Che ammette di volerla vedere dormire mentre lei non ne è al corrente. Che vuole baciarle le labbra, il collo, il seno mentre dorme e non ne è al corrente.
Che entra nei sogni di lei così possono fissarsi e scambiarsi i classici “Non possiamo” “Tu non sai chi sono io!” e poi si baciano giurandosi eterno amore. Come fa? Oh, lui legge l'inconscio. Già.
Che la segue fino a casa dopo che si sono scontrati e attraversa il cancello chiuso per far finta di ridarle le chiavi. E quando lei gli fa notare che aveva effettivamente chiuso il cancello lui le dice che si sbaglia e che se non vuole le chiavi non gliele dà.


Che la chiama “crostatina”!
Che ha sbalzi d'umore quando lei gli chiede spiegazioni sul perché lei provi cose strane quando sono assieme. E passa da ciccipiccipucci a MINCHIAGEMMAFATTIICAZZITUOI in meno di un secondo.
Che non ci pensa due volte ad uccidere un proprio simile senza pensare alle conseguenze e senza tener conto dei sentimenti degli altri, solo perché non è riuscito a fare il suo lavoro e adesso un altro lo deve fare al posto suo.
Che si incazza con Ginevra perché non ha ucciso il proprio serpente nonostante sappia che Streghe e serpenti sono una cosa sola e uccidere il proprio serpente è come uccidere una parte di sé.
Insomma di angelico ha solo la professione, per il resto è una merda.


8- I cuori che battono, gli sguardi che sfuggono
In questo libro i cuori battono, perdono il ritmo, si fermano, vanno a ritmo con i pistoni delle moto così tante volte che sono sicura che Gemma morirà a 30 anni per arresto cardiaco e al diavolo tutta la lotta di Evan per tenerla in vita.
Nemmeno in Kiss me Licia i cuori battono così!
E poi gli sguardi che si incrociano e poi si staccano, che sfuggono l'uno all'altro. Ci sta ogni tanto una descrizione così, ma per tutto il libro è una tortura! Senza contare l'energia che li tocca come tentacoli (sì, come tentacoli!) ogni volta che si sfiorano.


9- Gli angeli della morte.
In teoria questo libro è tratto da una leggenda norvegese.
Nel libro Evan spiega che lui è un discendente dei figli segreti di Eva, ovvero quei figli che non ha bagnato nel fiume sacro e che quindi non possono andare da nessuna parte, né in paradiso, né all'inferno, né in purgatorio e figuriamoci all'Eden. Deve prendere e accompagnare le anime dei defunti da qualche parte (l'aldilà? Non lo sappiamo, non lo dice) per l'eternità. E si definiscono Sotterranei.

Io l'ho cercata e ho trovato questo sito:
Cercatevi la parte sui “Haugefolket”, ma più o meno è quello che ha detto Evan.
In questo libro non si capisce lo scopo di questi angeli.
Non ho capito se sono loro a uccidere le persone o se devono solo raccoglierne l'anima o se fanno un po' e un po'.
Se sono angeli perché hanno bisogno di un corpo terreno per stare in mezzo ai mortali? 
Chi cazzo sono i Màsala che sono menzionati di continuo? 
Cos'è la Confraternita che Simon (fratello di Evan assieme a Drake) continua a tirare fuori? 
Gli angeli fanno parte di una qualche istituzione o organizzazione in cui vengono dati incarichi come in Dead Like Me?
Mi confondono.


Insomma:
  • La grammatica si è suicidata;
  • L'autrice dà l'impressione di aver imparato due parole nuove (oscuro e selvaggio) e quindi di aver voluto abusarne;
  • A quanto pare gli stalker sono romanticissimi e tutte noi dovremmo lanciargli i nostri cuori (ma solo se sono dei fighi della madonna, sia chiaro);
  • Fanculo spiegare le cose al lettore, che le capisca da solo;
  • I cuori possono ballare la samba senza conseguenze per la salute.

Ed ora qualche citazione per dimostrarvi che non invento niente. E sì, le trovate anche in “La carezza del destino”, le ho cercate.
“Jasper si riscosse da quei pensieri insoliti e circondò la nuca della ragazza con un braccio...”
“Quel viso tenebroso e dolce al tempo stesso, lo sguardo fiero e turbato da guerriero... e il suo corpo selvaggio...”
“Raggiunsi a grandi falcate la mia stanza e mi scontrai contro la porta rischiando quasi di staccarla dalle cerniere...”
“Volevo godere di quell'unico momento in cui lei non poteva vedere me” è davanti al letto di lei. E lei non lo sa.

Rendiamoci conto che questo libro, adesso pubblicato con la Nord sotto il titolo “La carezza del destino”, lo pagate 14,90 € in versione cartacea e 2,99 € in versione ebook! Ed è uguale all'autopubblicato meno gli errori di grammatica e sintassi.
(Ma trovate comunque il cartaceo dell'autopubblicato al modico prezzo di 16,90 € su amazon!)



Salem

4 commenti:

  1. Conoscevo già questo "libro" e niente, quando becco recensioni critiche/negative rotolo sempre dal ridere!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo felici di far ridere e, soprattutto, dissuadere le persone dal comprare libri come questo! Ormai è la nostra missione! <3

      Elimina
  2. Questo blog è fantastico, e il libro è bello solo perchè ha fatto nascere questa recensione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille! Almeno il libro è stato utile per qualcosa. :D

      Elimina

Dicci la tua opinione!