giovedì 1 giugno 2017

Il Salone con il Muflone (pure la rima! Che volete di più?)

Siamo andate al Salone del Libro! E ci siamo state tutti e 5 i giorni, dalle 10 del mattino alle 19!! Che poi quando è finito non sapevamo nemmeno più come ci chiamavamo.







Se ci seguite su Facebook (e lo fate perché c'è più gente lì che qui) avrete notato il leggero, si sentiva appena, spam quotidiano sul Salone che vi abbiamo propinato.
Ebbene, ve lo beccate anche qui!

Partiamo dal principio. Purin ha ottenuto l'accredito per il pass stampa che fa tanto VIP, dato che la prendevano tutti sul serio. Ma aveva anche i suoi lati negativi, ovvero si beccava domande come: "Oh, per quale giornale lavori?"
Immaginatevi le risposte... anzi no, ve le diamo noi.
"In realtà è un blog."
"Oh, e come si chiama?"
"No, ma non è serio, giuro. È molto scemo e non so nemmeno perché ho il pass. Ma non dirlo in giro o me lo tolgono. Non guardarmi così! NON È COLPA MIA! SONO LE MULTINAZIONALI IL PROBLEMA! IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE! CHIEDO SCUSA! SCUSAAAAAA!"
E fuggì verso gli abissi.
Salem invece ha fatto la fila per prendere l'abbonamento e dopo essere stata superata due volte da vecchietti maleducati che non conoscono il concetto di fila ordinata, è entrata nel Salone prima di chi aveva il pass. Ancora non capisce quali leggi della fisica le hanno permesso di entrare prima ma le accetta lo stesso. Non si è sentita una VIP, ma più un'imbucata alle conferenze in cui la stampa entrava prima, dato che Purin le teneva il posto.
Ma la cosa peggiore era scoprire che avevano dato il pass stampa a cani e porci. Letteralmente.


E no, non era il pass del padrone. Era quello del cane perché il padrone aveva il proprio: abbiamo indagato.

Storia dei pass a parte, abbiamo visto e fatto una marea di cose! Abbiamo visto incontri interessantissimi, conosciuto gente più furba di noi, come Yvaine de Il pozzo dei sussuri e Sostieni piccoli e medi editori italiani. L'abbiamo praticamente spupazzata perché è troppo tenera, e in cambio ci ha fatto scoprire la Verba Volant Edizioni di cui Salem si è innamorata.

Siamo andate al Salone con le belle de La Bella e il Cavaliere e con Annclaire de Please Another Book. E tutte avevano la stessa maglietta che avevamo noi, perché Salem è masochista. 


Abbiamo ascoltato Pennac in un incontro con la sua traduttrice, ed è stato fantastico. Quest'uomo è stupendo e abbiamo deciso di adottarlo. 
Sepulveda ci ha firmato tutti i libri che volevamo (e diciamocelo, un po' ci siamo sentite in colpa, ma non troppo), invece Pennac solo uno (si sarà sentito un po' in colpa anche lui?).



Siamo andate ad un incontro sul fantasy che ci ha fatto piacere perché ci siamo rese conto che forse non siamo così matte a pensare che ci sia qualcosa che non va con la maggior parte dei libri che vanno di moda oggi. Insomma, ci sembrava di essere in mezzo ad altri mufloni, era bello.


Luca Tarenzi ci ha pure letto i tarocchi!



Tornando verso il covo/casa-di-Purin, Torino ci ha deliziato (sentite come siamo diventate colte? Usiamo parole come "deliziato". Tranquilli, passerà) con della musica nella metro di Porta Nuova. Come si fa a non amare questa città?



Tutto questo è solo una parte di quello che abbiamo fatto! Abbiamo perso il bancomat per ritrovarlo nel portafoglio, comunicato con polacchi ubriachi con le magliette della Juve, ci siamo indignate perché un torello (fontana a forma di testa di toro, verde) era stato colorato di rosa e non granata, sperperato i nostri patrimoni e lamentato perché i libri che volevamo erano troppi, disperato perché il tempo era poco ecc.



Insomma, è stato un super Salone! In cui la mancanza delle grandi case editrici non si è sentita affatto. Anzi, si stava anche meglio perché le piccole e medie CE hanno potuto brillare come i gioielli che sono.
E a tutti quelli che dicono che il Salone era brutto, che non c'era l'aria condizionata di sabato (con tutta la gente che c'era sabato non l'avresti sentita nemmeno se te la sparavano in faccia), che non c'erano le panchine, che i punti ristoro erano affollati, che non c'era la Mondadori o la Salani (se vieni al Salone solo per loro allora non venire proprio, vai in libreria che fai prima) e che poi dicono che bisogna amare i libri e la cultura e non fare una guerra Milano contro Torino, a loro diciamo solo: non venire la prossima volta. 
Perché se ti lamenti solo di quello, solo delle piccolezze, allora tu non sei venuta/o per i libri, ma solo per rompere i maroni.

Pace e amore.
La setta del sospiro del Muflone.


6 commenti:

  1. Il cane col pass, sono ancora sotto shock ogni volta che ci penso XD
    Mi ha fatto un sacco piacere rivedervi e passare del tempo insieme, anche se avrei voluto non finisse mai! Sono stati giorni intensi e bellissimi e non sarebbero stati gli stessi senza anche solo una di voi <3

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  2. Io sono certa che Pennac si senta in colpa.
    (E che tenga ancora la mano nel ghiaccio)

    Sospiro e vi penso ♥

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    1. Soprattutto perché così non ha potuto firmare il mio! ù.ù Colpissima!

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  3. Ciao!
    Piacere di leggervi, sono anch'io un blogger e sono amico della pucciosa persona completamente da strapazzare che è Ivaine.
    Che dire... forse ci siamo incontrati o forse no, comunque è un bell'articolo =D

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  4. Grandissime! ^_^ E la foto-guerriere blogger è venuta benissimo <3

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  5. Al Salone ho fatto quattro chiacchiere con il personale della Gainsworth che mi è piaciuto molto, purtroppo però non ho potuto seguire la conferenza sul fantasy che hanno organizzato.

    Voi che avete partecipato sapreste dirmi dove reperire un estratto della conferenza? Un riassunto? Un opuscolo?
    Un souvenir? :/

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