giovedì 23 giugno 2016

Game Therapy aka Come uccidere il tuo migliore amico

Titolo: Game Therapy
Anno: 2015
Regia: Ryan Travis
Durata: 97 minuti di puro dolore
Interpreti: Youtubers italiani che non conosco, quindi figuriamoci se li seguo
Valutazioni:
MyMovies: 1,5/5 stelle
Comingsoon: 3,5/5 stelle (?????????)



 No, non è un libro. Ma dobbiamo pur pubblicare qualcosa o questo blog morirà sul nascere.

Sì, ho visto Game Therapy. Sì, sono masochista. A mia discolpa devo dire che io e la mia migliore amica eravamo molto annoiate e le alternative erano Sharkboy and Lavagirl o Orgoglio, pregiudizio e zombi. Quindi tanto valeva.


Il film inizia con l'intervista a quello che sembra il più grande creatore di videogiochi del mondo (Holden Latter, il buon vecchio Holden di cui non frega una mazza a nessuno) e che assomiglia terribilmente al peggior professore universitario con la sindrome di Dio mai esistito. In poche parole dice che il mondo reale è una merda e che quello virtuale è una figata. E che creerà un mondo virtuale in cui puoi fare quello che cazzo vuoi. The Sims in pratica.


Ci viene presentato uno dei due protagonisti, Francesco. Francesco va al liceo, ama i computer così tanto da essere un hacker, è bullizzato a scuola e va dallo psicologo, ma fino alla fine del film non sapremo perché va dallo psicologo e perché si imbottisce di medicinali peggio di mia nonna. Sua madre sta con una donna più giovane e lo ignora tutto il tempo. Per darvi un'idea, nel film gli darà la cena mettendogli il piatto sul pavimento della sua camera. Nel film si vede che 'sto qua starà più fuori casa che a casa e inizierà a saltare la scuola, e la madre non se ne renderà conto. E da come Francesco ne parlerà ci sembrerà che questo comportamento sia dovuto alla nuova relazione di sua madre. Mille applausi incazzati al regista per far passare una relazione omosessuale come una cosa che comporterà per forza qualcosa di negativo per gli altri (poi la madre può essere stronza, ma porca vacca il tuo pubblico sarà fatto da ragazzini, passa almeno qualche messaggio positivo).


Il secondo protagonista è un altro liceale alle prese con la maturità: Giovanni. Giovanni è un gamer, ovviamente amico giurato di Francesco con cui condividono appassionanti sessioni di gioco online a cui non frega una mazza a nessuno. Soffre di disturbo dell'attenzione, per cui va spesso (cioè una volta in tutto il film) dallo psicologo e anche lui prende chili di pastiglie.

Francesco, giocando ad un gioco del super creatore dei videogiochi, trova un introvabile Easter Egg con delle coordinate. Lui, anziché pensare che siano coordinate messe a muzzo, si cerca il posto che indicano. E, ovviamente, puntano ad un luogo nascosto a Roma. Questo posto ha un supercomputer che ti permette di entrare nei videogiochi. Questo lo ammetto è figo.
Il giorno dopo Fra invita Giovanni per una “sessione di terapia”. Sì avete letto bene. Per convincere Giò a giocare gli dice che non gli serve più lo psicologo e che il gioco risolverà tutti i suoi problemi.
Ma non è il peggio questo. Francè decide di mandare il suo amico nel gioco e gli spiega le regole:
1- Ci va sempre qualcuno fuori dal gioco per tirare fuori chi è dentro il gioco (segnatevelo)
2- Lui può controllare tutto: gioco, ambientazione, nemici, armi
3- Lui può tirare fuori Giovanni quando vuole e nel caso non ci riesca c'è un pulsante d'uscita d'emergenza che riporta Giovanni nel mondo reale immediatamente (segnatevi anche il pulsante, sarà la causa della vostra ira per tutto il film)
4- Se muori nel gioco vai in coma profondo nel mondo reale


Spiegate le regole Giovanni si ficca una specie di presa nel collo (non scherzo, è davvero una presa, tipo quella del phon) ed entra nel gioco. Deve abituarsi a muoversi perché non è facile, sta usando solo la sua coscienza dopotutto. E ovviamente Francesco lo butta in una brutta, orrida copia fatta male di Assassin's Creed. Per farlo abituare al corpo virtuale...


Ma nemmeno questa è la cosa peggiore. Una persona sensata che fa se sa che il suo amico deve abituarsi al corpo virtuale (al quale si è stranamente abituato in meno di un secondo) e sa che se muore, il suo amico va in coma? Lo manda in un gioco facile, tipo barbie o my little pony. O lego batman. Cosa fa Francesco, il genio dei geni? Manda il suo amico in una brutta copia di Call of Duty ambientata a Kabul
Ripeto: lo manda a giocare a CALL OF DUTY.  CALL OF DUTY
E Francesco non schiaccerà il pulsante di emergenza quando Giovanni si farà male, perché? Perché è stronzo.
Bell'amico che c'hai, Giovà.

Nei giorni che seguono vediamo Giovanni che si innamora di una compagna di classe, Danika e con cui inizia una relazione. Nel corso del film si danno tipo 2 appuntamenti di mezzora l'uno (o almeno, sembrano durare solo mezzora) per poi finire a letto insieme. Ovvio. Per tutto il film Giovanni dovrà destreggiarsi fra Danika e Francesco. Manco fosse un triangolo.
Tornando alla “terapia”, Francesco decide di mandare Giovanni in Just Dance. Scelta che io avrei preso fin dall'inizio, perché non rischi di morire. Giovanni imbarazzato non vuole perché non sa ballare, ma Francesco è stronzo e lo obbliga, così Giovanni si fa una figura di merda epocale davanti a personaggi virtuali.
Cambiano gioco e tornano nei giochi sicuri, in cui non si rischia letteralmente la vita: Grand Theft Auto. Sì, spiccano per la loro intelligenza.
Qui troviamo l'unica scena decente di tutto il film: Giovanni che guida un'auto figa. Scena finita.


Nel gioco deve prendere una partita di droga, ma non lo fa perché vede una bambina e vuole salvarla. Nonostante Francesco gli faccia notare che è parte del gioco e quindi chissene. Ma il nostro eroe (si fa per dire) se ne sbatte e fa come vuole perché ha il cuore nobile lui.
Cambia il gioco e siamo in Uncharted, una specie di gioco stile Indiana Jones/Lara Croft. Giovà deve prendere una statua. Si limona il personaggio femminile, nonostante c'abbia la ragazza che lo aspetta fuori, si fa quasi ammazzare dai cattivi e da dei serpenti. Ma Francesco niente. Non se move. Apre il baule segreto e la statua non c'è. Francesco scopre che c'è un glitch nel gioco e appare una specie di omino/ombra che tenta di rinchiudere Giovanni in una prigione/cubo.
Ora qui a me è partito l'embolo e sono sicura che i miei vicini si ricorderanno di me come quella che urlava: “SCHIACCIA QUEL CAZZO DI PULSANE PORCA VACCA!” ogni tre per due. Sì, perché Francesco il genio non lo tira fuori subito. Il suo amico rischia di rimanere rinchiuso per sempre in un videogioco e lui che fa? Smanetta sulla tastiera per togliere il glitch e tirarlo fuori.
Non riesco a tirarti fuori!
SCHIACCIA QUEL CAZZO DI PULSANE STUPIDA AMEBA SENZA MASSA CELEBRALE!
Alla fine lo schiaccia il pulsante. Quando il suo amico era praticamente dentro il cubo, ma lo schiaccia. E ovviamente Giovanni è incazzato e se ne va.
Francesco allora si connette da solo. Sì, avete letto bene, da solo.
Ma non c'era la regola “Ci va sempre qualcuno fuori dal gioco blablabla”? Sì, ma siamo in un film di mmmmmerda, quindi al diavolo le regole, non ci è dato sapere come Francesco poi riesca ad uscire.
Comunque, Fra entra e nota che sia a Grand Theft Auto che ad Uncharted mancano gli obbiettivi, ovvero la partita di droga e la statua.
Giovanni intanto ha le sue crisi con Danika che vuole scappare di casa perché c'ha mille e un problemi, e gli chiede asilo. Ma anche lui è stronzo e anziché dirle “Okay, vieni da me, ne parliamo coi miei e vediamo di trovare una soluzione” le dice di no perché non si è capito (o non ho fatto attenzione, più probabile. C'avevo le balle girate per il pulsante, capitemi).


Giovanni torna da Francesco. Perché? Bho.
Francesco gli spiega che ha un piano per sconfiggere lo spettro e prendere la chiave del Multiverse per ottenerne il totale controllo. Entrano allora tutti e due nel gioco. Già.


Entrano in Battlefield (sempre giochi tranquilli, lo so) e scoprono che lo spettro non è altri che il super creatore Holden che è rimasto incastrato nel gioco. Holden ha lasciato l'Ester Egg così che qualcuno trovasse il supercomputer e poi trovasse la chiave per lui.
C'è una battaglia, di merda ovviamente. E vengono trasportati nella Master Console, che sembra la luna con un cielo pieno di stelle e galassie che manco un fattone di LSD riesce a immaginare.
Holden decide che vuole uccidere Giovanni per prenderne il corpo e vivere nel mondo reale (o almeno è quello che ho capito io). Giovanni viene trafitto ma lancia tipo un codice che distrugge Holden, che prima di sparire uccide Giovanni. Sì, lo uccide.
“Oh no! Adesso Giovanni è in coma.” No. Si sveglia e si siede davanti al super computer.
“Ma la quarta regola “Se muori nel gioco vai in coma profondo nel mondo reale”?” Ricordate che ho detto che è un film di mmmmmmmerda? Ecco.


Francesco se piglia la chiave e diventa il Master Gamer. Ma ad un prezzo: non può più tornare nel mondo reale e se lo si scollega morirà e diventerà un codice. Giovanni è leggermente alterato e vuole portarlo indietro, ma Francesco gli dice che non ne vale la pena e che la sua vita è una merda e preferisce il Multiverse...
Insomma, salva tutto e il Multiverse si spegne. E Francesco? Bho, il corpo è sparito. Sappiamo solo che è dentro.
Giovanni intanto si diploma, c'ha la ragazza ed è felice. Ma vede la bambina di Grand Theft Auto per strada (how? Non ci è dato sapere) e decide di andare a ripigliare Francè. Così chiama suo fratello, un fattone fissato con lo yoga che cerca di aiutarlo per tutto il film tramite la meditazione fallendo miseramente, e il bullo di Fra, che ovviamente accetta preso da un impeto di “devo recuperare il mio onore e dimostrare che non sono davvero la merda che buttava Francesco nel cassonetto.” E dopo un megadiscorso da “Francesco ha fatto tutto questo per noi” non è vero “glielo dobbiamo!” di nuovo, non è vero. Si apre una specie di voragine fatta di pixel, vi si buttano dentro e fine.



Insomma, non si capisce un cazzo. È fatto male, recitato con i piedi e fa venire ernie, cisti e gastriti.
Io lo riassumerei con una frase:
SCHIACCIA IL PULSANTE!!!


Salem

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