Titolo: Touched
Autore: Elisa S.Amore
Editore: autopubblicato
Prezzo:ebook tipo 3 €, non
ricordo Rimborso
Autore: Elisa S.Amore
Editore: autopubblicato
Prezzo:
Premessa
importante! Lo so, il libro è stato poi pubblicato dalla Nord e
la cosa mi rattrista. Io però avevo già preso questa versione e
questa ho letto.
Trama:
è Twilight ma con gli angeli della morte al posto dei vampiri.
Troppo
corta?
Gemma
è una ragazza normalissima, carina ma non troppo (anche se si
capisce che sia stupenda ma solo lei non lo vede). Il suo migliore
amico nonché amico d'infanzia è Peter ed è follemente innamorato
di lei, ma lei non lo nota perché è solo un amico! Arriva a Lake
Placid il bellissimo, tenebroso e selvaggio Evan (con addebita
famiglia) che con una specie di incantesimo oscuro la fa innamorare.
Dopo capitoli di sguardi sfuggenti, incontri nei sogni, oscure
oscurità tenebrose e selvagge, cuori che saltano, ballano, respiri
che mancano, grammatiche che fuggono in lacrime, si scopre che Evan è
un angelo della morte e che il suo compito è prendere l'anima della
povera Gemma, dopo che un camion l'ha investita. Ma lui la salva
perché la ama.
Che
faranno allora Evan e famiglia? No, non fanno diventare Gemma un
angelo della morte, decidono di ucciderla e resuscitarla. Qui ci va
una piccola spiegazione. Visto che Evan non l'ha uccisa i Màsala
(che fino alla fine del libro non sapremo chi cazzo sono, ma vengono
nominati di continuo) hanno mandato un altro angelo, Faust, ad ucciderla. C'è un po' di casino e alla fine Evan uccide
Faust grazie all'aiuto della ragazza di suo fratello, Ginevra, una
Strega (nemiche giurate degli angeli, ma lei è ok perché è
innamorata), che avvelena un coltello con il veleno del suo serpente.
Faust crepa, Gemma pure, ma la rimettono nel suo corpo e amen. Fine.
Riesco
a percepire le mille domande che la trama striminzita e raccontata
male (ma meglio del libro, credetemi) vi ha suscitato. Don't worry,
adesso vi illuminerò.
Da
dove parto? Giuro che non lo so, so benissimo cosa non va bene ma è
talmente tanto che mi viene da piangere.
Solo
sul prologo avrei mille cose da dire, ma mi limito a perché c'è un
prologo del genere?
Nel
prologo troviamo un uomo, Jasper, che all'insaputa della sua ragazza
va in un night club con un'altra. E dopo un fallito tentato di stupro
di una terza ragazza, muore trafitto da non ho capito cosa.
Dato
che Jasper viene menzionato di nuovo solo nel primo capitolo quando
Gemma guarda il Tg, non ne ho capito l'utilità. Poi ho capito il
perché: era per introdurre Evan, senza dire che fosse Evan. Non l'ho
capito fino alla fine del fottuto libro!
Come
se non bastasse, subito dopo il prologo abbiamo un capitoletto non
intitolato con una citazione della Genesi sulla creazione della
donna. Peccato che non c'entri una mazza con il soggetto del capitolo
che è la morte, per la precisione la protagonista che fa le sue
riflessioni sulla morte e di come lei sia destinata a morire.
Tesò...
notizia bomba dal mondo reale: tutti prima o poi dovranno morire. E
forse anche io.
Capite
perché sono incazzata?
Quindi
direi di andare per punti.
Questo
libro è una descrizione continua. Partendo dal prologo che continua
a descriverci le vie buie, oscure e spettrali in cui l'uomo tenta di
stuprare la ragazza e non riuscendoci “Ricoprì il muro bagnandolo
con le sue scorie liquide” (cosa che resta nell'edizione Nord).
Ci
sono capitoli interi, e non sto esagerando, solo per descrivere gli
sguardi che i protagonisti si scambiano. Io vi giuro, più della metà
del libro sono solo loro due che si fissano a scuola o si incontrano
nei sogni di lei. La soluzione al problema arriva solo alla fine del
libro. È una palla mortale!
Inoltre
si perde talmente tanto nelle descrizioni che un'azione ci mette
quasi due pagine per accadere! La morte di Jasper nel prologo avviene
almeno due volte, perché la descrive due volte e tutte e due le
volte sembra finita, ma no! Tre punti più tardi torna. A me era
venuto il dubbio che avesse delle vite extra.
Inoltre
abbiamo scene che iniziano in un luogo e finiscono in un altro e non
sappiamo quando i personaggi si sono spostati e come ci siano
arrivati!
Il
libro è scritto in prima persona (prologo a parte), principalmente
dal punto di vista di Gemma (anche se ogni tanto dà il cambio ad
Evan) e per tutto l'inizio del libro ci rompe i coglioni ripetendo
all'infinito che è una accanita lettrice, che vive in un mondo tutto
suo in cui nessuno riesce ad entrare, che adora Jane Austen e
blablabla. Da una ragazza del genere ci si aspetta un certo tipo di
metafore, soprattutto quando notiamo che è timida e impacciata
(ricorda nessuno?). E cosa ci becchiamo? Metafore di questo genere:
“Come ghiaccio liquido...” “la folla iniziava ad agitarsi in
preda al panico come formiche in un formichiere”
2- Gli aggettivi.
Si
sa, gli aggettivi e i sinonimi sono i migliori amici di uno
scrittore. Elisa S. Amore non li ha tra gli amici.
In
particolare abbiamo due aggettivi dell'odio: oscuro e selvaggio. E da
brava masochista li ho contati.
Selvaggio appare 35 volte, e non è
un numero brutto per 400 e passa pagine, peccato che sia concentrato
in 5 capitoli! Gemma per tutto il tempo in cui non saprà il nome del
suo bel tenebroso, misterioso e oscuro fanciullo lo chiamerà “il
selvaggio” e continuerà a sottolineare quanto sia tenebroso,
oscuro e misterioso, ma soprattutto quanto il suo sguardo, corpo e
capelli siano selvaggi. A questo punto io mi sono immaginata un
ragazzo con il perizoma leopardato, il corpo ricoperto di fango, i
capelli coi dread per la sporcizia e l'osso al naso!
Oscuro
e compagni invece appaiono per più di 200 volte! Avete idea di che
vuol dire in 400 pagine? Vuol dire che compare con una media di un
oscuro ogni due pagine. È troppo! Viene voglia di andarsi a
prendere un'insolazione dopo tutta questa oscurità oscura! E che ca-
Per
non parlare dell'accostamento fra parole e aggettivi che porca vacca
in compenso mi mangio la pizza con la maionese e l'ananas sopra e
soffro meno.
“Cortesia
reverenziale” questo è come prologoman apre la porta alla sua
accompagnatrice. Manco avesse accompagnato il Papa.
“Sorriso
sornione” “sorriso lupesco” entrambi usati per dare l'idea che
Evan abbia un sorriso sexy. Io se incontro uno che mi sorride così
scappo perché sono più spaventata che arrapata.
“Spartana
dolcezza” SPARTANA DOLCEZZA COSA? Come fa la dolcezza ad essere
spartana? Ti mandano in guerra con un bacio?!
“Sorriso
caldo” non è brutto, anzi dà l'idea di aver a che fare con una
persona solare e piacevole. Peccato che lo usi per tutto il primo
capitolo quando descrive Peter.
Io mi sento in dovere di
riscrivere il libro partendo da qui. “Il sorriso di Peter era
talmente caldo che prese fuoco. Fu l'inizio dell'Apocalisse. Fine.”
Dov'è il mio premio Strega?
3- I
verbi.
L'autrice
adora i verbi “schernire” e “canzonare” ma temo che non ne
conosca appieno i significati perché vengono usati con il
significato di “mi prese gentilmente in giro”, significato che
schernire e canzonare non hanno, visto che sono verbi dal significato
negativo. Per darvi un idea: Gemma è al piano di sopra di casa sua e
deve scendere in sala da pranzo a cenare:
“«Allora
scendi o no?» mi canzonò scherzosamente mio padre «muoio di fame!»
mi schernì quasi supplicando.”
4-
La grammatica.
Minchia
la grammatica! Povera grammatica.
In
un libro mi aspetto al massimo degli errori di battitura e qualche
piccolo errore che può essere sfuggito. Ma piccolo. Soprattutto se
si tratta di un autopubblicato. Appunto perché non c'è un editor
dietro che rompe le balle ogni 3 secondi per farti correggere.
In
Touched notiamo lontano un miglio, ma che dico? Dalla Luna si può
vedere senza problemi che il manoscritto non è stato nemmeno
riletto. Ci sono errori di battitura che potevano essere corretti
senza problemi. Un esempio? La parola “sguardo” appare ad un
certo punto come “sgqueluardo” (e non scherzo) che insomma... è
difficile da ignorare.
Ma
la cosa che mi ha fatto proprio incazzare e mi chiedo come cazzo
abbia fatto 'sto libro a diventare famoso come autopubblicato con un
errore del genere è questo orrore che appare nel testo. ATTENZIONE!
Fa male agli occhi e alla mente. E anche al cuore.
Prima
che sarebbe stato troppo tardi.
Io
qui ho dovuto prendermi due giorni di pausa. Non si può. Quest'errore è veramente troppo grosso. Ed è
stata la prova schiacciante che l'autrice non ha riletto affatto il
libro.
Ci
sono congiuntivi ignorati ovunque, possessivi che scompaiono, “se
avrei” che appaiono, frasi lunghe due o tre righe una dietro
l'altra, un delirio.
Ora,
voglio sottolineare che nella versione pubblicata dalla Nord non ci sono più e
meno male.
Quindi questo punto è tutto dell'autopubblicato.
5-
Gemma e Peter
All'inizio
del libro Gemma dà una descrizione talmente carina di Peter che il
lettore finisce per pensare che abbia una cotta per lui. Ma no, è
solo per sottolineare quanto sia bello il suo migliore amico che le
sbava dietro manco fosse una lumaca che segue un pezzo di lattuga.
Peter la ama alla follia e non è nemmeno tanto subdolo al riguardo.
La prende per mano, le offre il gelato, la prende per i fianchi, ha
vere e proprie scene di gelosia. Ma per lei è solo un amico, anzi un
fratello!
Lo
vediamo per i primi capitoli, poi sparisce perché Gemma si interessa
ad Evan, poi ricompare perché “Evan ha qualcosa di strano e
scoprirò cos'è!” per poi scomparire definitivamente.
Proprio
così, ad un certo punto Peter scompare completamente dal libro.
Potrebbe essere morto per quel che ne sappiamo. Nemmeno nel finale
sappiamo che fine fa.
Inoltre
Peter è un amante dei fumetti, ma viene specificato che non è un
nerd. In quanto nerd fumettomane sono confusa e un po' offesa.
6- I
genitori di lei.
A
parte fare le torte ai mirtilli al mattino e shippare la figlia con Peter non fanno assolutamente nulla! Non controllano se
dorme tranquilla nel suo letto la sera. Non hanno mai permesso
a Peter e Gemma di restare da soli nella stanza di lei, nemmeno da
bambini. Che cazzo vuoi che facciano da bambini? Che programmino una
bomba? Con il sorriso caldo di Peter, magari! Ma nonostante ciò la
gettano fra le braccia del ragazzo misterioso e oscuro che hanno
visto una volta sola nel loro Café.
Ignorano
perfino la figlia con una gamba rotta sul divano...
7-
Evan
Lo
stalker.
L'uomo
di 309 anni che la guarda dormire (ricorda qualcuno?). Che entra a
casa sua e senza farsi vedere, la segue fino in bagno e le scrive
sullo specchio mentre lei si sta facendo la doccia. E in seguito
ammetterà di aver dato una sbirciatina.
Che
ammette di volerla vedere dormire mentre lei non ne è al corrente.
Che vuole baciarle le labbra, il collo, il seno mentre dorme e
non ne è al corrente.
Che
entra nei sogni di lei così possono fissarsi e scambiarsi i classici
“Non possiamo” “Tu non sai chi sono io!” e poi si baciano
giurandosi eterno amore. Come fa? Oh, lui legge l'inconscio. Già.
Che
la segue fino a casa dopo che si sono scontrati e attraversa il
cancello chiuso per far finta di ridarle le chiavi. E quando lei gli
fa notare che aveva effettivamente chiuso il cancello lui le dice che
si sbaglia e che se non vuole le chiavi non gliele dà.
Che
la chiama “crostatina”!
Che
ha sbalzi d'umore quando lei gli chiede spiegazioni sul perché lei
provi cose strane quando sono assieme. E passa da ciccipiccipucci a
MINCHIAGEMMAFATTIICAZZITUOI in meno di un secondo.
Che
non ci pensa due volte ad uccidere un proprio simile senza pensare
alle conseguenze e senza tener conto dei sentimenti degli altri, solo
perché non è riuscito a fare il suo lavoro e adesso un altro lo
deve fare al posto suo.
Che
si incazza con Ginevra perché non ha ucciso il proprio serpente
nonostante sappia che Streghe e serpenti sono una cosa sola e
uccidere il proprio serpente è come uccidere una parte di sé.
Insomma
di angelico ha solo la professione, per il resto è una merda.
8-
I cuori che battono, gli sguardi che sfuggono
In
questo libro i cuori battono, perdono il ritmo, si fermano, vanno a
ritmo con i pistoni delle moto così tante volte che sono sicura che
Gemma morirà a 30 anni per arresto cardiaco e al diavolo tutta la
lotta di Evan per tenerla in vita.
Nemmeno
in Kiss me Licia i cuori battono così!
E
poi gli sguardi che si incrociano e poi si staccano, che sfuggono
l'uno all'altro. Ci sta ogni tanto una descrizione così, ma per
tutto il libro è una tortura! Senza contare l'energia che li tocca
come tentacoli (sì, come tentacoli!) ogni volta che si sfiorano.
9-
Gli angeli della morte.
In
teoria questo libro è tratto da una leggenda norvegese.
Nel
libro Evan spiega che lui è un discendente dei figli segreti di Eva,
ovvero quei figli che non ha bagnato nel fiume sacro e che quindi non
possono andare da nessuna parte, né in paradiso, né all'inferno, né
in purgatorio e figuriamoci all'Eden. Deve prendere e accompagnare le
anime dei defunti da qualche parte (l'aldilà? Non lo sappiamo, non
lo dice) per l'eternità. E si definiscono Sotterranei.
Io
l'ho cercata e ho trovato questo sito:
Cercatevi
la parte sui “Haugefolket”, ma più o meno è quello che ha detto
Evan.
In
questo libro non si capisce lo scopo di questi angeli.
Non
ho capito se sono loro a uccidere le persone o se devono solo
raccoglierne l'anima o se fanno un po' e un po'.
Se sono angeli
perché hanno bisogno di un corpo terreno per stare in mezzo ai
mortali?
Chi cazzo sono i Màsala che sono menzionati di continuo?
Cos'è la Confraternita che Simon (fratello di Evan assieme a Drake)
continua a tirare fuori?
Gli angeli fanno parte di una qualche
istituzione o organizzazione in cui vengono dati incarichi come in
Dead Like Me?
Mi confondono.
Insomma:
- La grammatica si è suicidata;
- L'autrice dà l'impressione di aver imparato due parole nuove (oscuro e selvaggio) e quindi di aver voluto abusarne;
- A quanto pare gli stalker sono romanticissimi e tutte noi dovremmo lanciargli i nostri cuori (ma solo se sono dei fighi della madonna, sia chiaro);
- Fanculo spiegare le cose al lettore, che le capisca da solo;
- I cuori possono ballare la samba senza conseguenze per la salute.
Ed
ora qualche citazione per dimostrarvi che non invento niente. E
sì, le trovate anche in “La carezza del destino”, le ho cercate.
“Jasper
si riscosse da quei pensieri insoliti e circondò la nuca della
ragazza con un braccio...”
“Quel
viso tenebroso e dolce al tempo stesso, lo sguardo fiero e turbato da
guerriero... e il suo corpo selvaggio...”
“Raggiunsi
a grandi falcate la mia stanza e mi scontrai contro la porta
rischiando quasi di staccarla dalle cerniere...”
“Volevo
godere di quell'unico momento in cui lei non poteva vedere me” è
davanti al letto di lei. E lei non lo sa.
Rendiamoci
conto che questo libro, adesso pubblicato con la Nord sotto il titolo
“La carezza del destino”, lo pagate 14,90 € in versione
cartacea e 2,99 € in versione ebook! Ed è uguale all'autopubblicato meno gli errori di grammatica e sintassi.
(Ma
trovate comunque il cartaceo dell'autopubblicato al modico prezzo di 16,90 € su amazon!)
Salem
Conoscevo già questo "libro" e niente, quando becco recensioni critiche/negative rotolo sempre dal ridere!
RispondiEliminaSiamo felici di far ridere e, soprattutto, dissuadere le persone dal comprare libri come questo! Ormai è la nostra missione! <3
EliminaQuesto blog è fantastico, e il libro è bello solo perchè ha fatto nascere questa recensione.
RispondiEliminaGrazie mille! Almeno il libro è stato utile per qualcosa. :D
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