Titolo: La Principessa sbagliata
Autore:
Ester Trasforini
Editore:
Gainsworth
Prezzo:
16,50 € cartaceo, 3,99 € ebook
Zombi?
Ci sono. Più che altro c'è. Lo zombi più scorbutico e anziano che
c'è. La crème de la crème!
Taglialegna?
C'è! E ha pure le tette ed è così cazzuta che nemmeno uno
schiacciasassi regge il confronto.
Draghi?
Ester mica li nasconde sotto il tappeto! E sono pure in stile
“vecchia scuola”: rapiscono principesse e combattono cavalieri.
Principesse?
Ovvio! Ogni fiaba ha una principessa, no?
Spade
laser? Trottole? Kamehameha? Simba? Abbiamo tutto e pure scontato col
3 x 2!
Nonni
in stile il nonno di Heidi? Sì, per tipo le prime pagine, ma c'è.
Insomma!
Che cavolo è 'sto libro? L'insalata di un trippone sotto effetto di
funghetti?
Eeeeeh...
un trip in un certo sen-SPOILER.
Questo
libro sembra una fiaba in tutto e per tutto, ma non lo è.
La
protagonista è la taglialegna Gemma, che decide di andare a salvare
la principessa dal drago che la tiene imprigionata da anni.
«...rifletti
un attimo, nonno: hai idea di quanto sia ricco il re? Quante monete
d'oro pensi che mi darà per aver liberato sua figlia?»
Il
nonno diede un colpo di tosse forzato. «Tante.»
«Appunto!»
Gemma si sbatté il pugno sul palmo dell'altra mano. «Dunque è
deciso: vado a diventare ricca sfondata.»
Siamo
nel nuovo secolo perdindirindina (c'ho messo 2 minuti buoni a
scrivere dindirind- dindidirin- … vabbé)! Una ragazza vuole
l'indipendenza economica.
Momento
serietà... fissiamoci tutti negli occhi e diciamoci la verità.
Avremmo fatto la stessa scelta per lo stesso identico motivo.
Si
recherà quindi verso la torre in cui è prigioniera la principessa, e
da lì non so come spiegarvelo senza dirvi gli spoiler più grossi.
Quello
che posso dirvi è che la principessa ha l'allergia più bella che mi
potessi aspettare in un libro del genere:
«Di'
le tue ultime preghiere, mostro, perché oggi è giunta la tua ora!»
«Ecciù!»
Gemma
si voltò e vide che la principessa si era portata le mani al naso.
«Sei
raffreddata?» le chiese.
«Oh,
no, è la mia allergia ai cliché.»
E per tutto il libro, ad ogni cliché
seguirà uno starnuto. Io ho esultato nel mio piccolo per questa
chicca.
Verranno
poi accompagnate nella loro avventura da uno zombi anziano. Pronto a
portarle nella prima chiesa che riesce a trovare per confessarle. Che
diletterà il lettore con le classiche frasi da nonno che iniziano
con il fatidico “Ai miei tempi...!” “Non ci sono più le
principesse di una volta! Tsé!”
Parliamoci
chiaro: il vero protagonista, per me, è lui.
Zombi-nonno FTW!
Zombi-nonno FTW!
«Esigo
le tue scuse, mi hai capito? O lo dirò ai tuoi genitori.»
«I
miei genitori sono morti.»
«Oh,
Cielo!» Lo zombi spalancò gli occhi rossi, l'espressione sconvolta.
«Mi dispiace così tanto!» Si inginocchiò a mani giunte e iniziò
a recitare a bassa voce l'Eterno Riposo.
Come
vi abbiamo già anticipato, è un libro pieno di riferimenti e
citazioni alla cultura nerd, cinematografica e disney. È il libro perfetto da leggere assieme a degli amici per vedere se anche loro hanno trovato le stesse citazioni che hai trovato e ASDFGHLJLFJJ MA L'HAI VISTO IL TITOLO DEL CAPITOLO?!
«Hai a disposizione la mia abilità
da scalatrice.»
La principessa annuì. «E la vostra
schiena.»
Gemma sorrise. «E la mia ascia!»
esclamò, estraendo l'arma.
Silenzio.
La stanza venne pervasa da una densa ombra di imbarazzo.
La stanza venne pervasa da una densa ombra di imbarazzo.
Nelle nubi apparve il busto di un
leone smagrito, senza criniera. Le sue fauci si aprirono:
«Ricordati.»
Gemma assottigliò lo sguardo. «Che
cosa?»
Il leone la additò. «Ricordati chi
non sei.»
«Ma va' a quel paese.»
E, come se tutto questo non bastasse,
l'umorismo è fantastico! Non ci sono solo scene demenziali che vi
faranno dire “Ma da dove l'ha tirato fuori?” ma che in fondo sono
perfette, ci sono anche scene comiche che non necessitano di una
citazione o un cliché.
Come quando Gemma si lamenta del fatto
che se mai faranno una ballata sulla loro avventura, la principessa,
in quanto principessa bellissima, riceverà una descrizione fiabesca
e lei invece no. Al che la principessa si indigna e le risponde che
non è vero, e Gemma che fa? La sfida a descrivere il suo aspetto in
modo poetico.
«I tuoi capelli, dunque, che in
effetti non sono né ricci, né lisci, sono castani come... ecco,
capelli castani. E che i tuoi occhi sono, sì, dunque, castani
davvero castani.»
Poesia! Pura poesia!
Si! La Recensione!!
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