lunedì 10 aprile 2017

Scarlett - povera Siena


Titolo: Scarlett
Autrice: Barbara Baraldi
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: 16 € cartaceo







Detto fra noi, mi aspettavo di peggio. Non è un orrore, ma non è nemmeno un bel libro. Allora perché sta fra le cacche marroni? Eh, è perché a metà libro mi sono cascate le braccia.

Trama: Scarlett è un'adolescente che si è appena trasferita da Cremona a Siena con un giorno di preavviso da parte dei genitori.


Arrivata a Siena viene subito presa di mira da tre ragazzine che incarnano lo stereotipo americano delle ragazze di Mean Girls, ma che si fanno chiamare le “Laviniane” perché l'Ape regina di questo gruppo si chiama Lavinia.


Conosce Umberto, il belloccio di turno, che ovviamente si prende una cotta enorme per lei e la introduce alle sue nuove migliori amiche: Genziana e Caterina.
Si innamora di Mikael, un cantante adolescente misterioso che fa tipo da guardiano mistico a non ho capito cosa.
Muore il bibliotecario della scuola, amico di Scarlett (lei ama i libri e quindi il bibliotecario la prende come aiutante, così, su due piedi). Si scoprirà solo più tardi che è stato ucciso da un demone che voleva un libricino. E ovviamente la nostra protagonista lo prende e mette tutti in pericolo. Ma si risolve tutto.


Devo dirvi la verità, fino al momento in cui Mikael rivela cos'è, il libro non mi dispiaceva. L'autrice riesce a rendere bene come ragiona un adolescente, il suo modo di pensare, la pressione scolastica e sociale, le amicizie, gli amori...
Il trasloco è stato faticoso e improvviso. Un istante prima fantasticavo sulle vacanze estive e gli sconvolgimenti degli ultimi giorni di scuola. Un attimo dopo scoprivo che avrei dovuto affrontare un trasferimento e tutte le conseguenze che ne sarebbero derivate.
Perché non me l'avete detto prima? Non potrò neppure salutare i miei compagni di classe... Faccio anch'io parte di questa famiglia, se non ve ne siete accorti.
Tesoro, cerca di essere comprensiva. Non te ne abbiamo parlato per non turbarti. […]
Ho cercato di spiegargli perché non potevo lasciare Cremona, soprattutto in quel momento della mia vita. Pensavo a Matteo e a quel bacio sussurrato nell'aula di Fisica poche ore prima. Ma la decisione era già stata presa e dovevo farmene una ragione.
I tuoi ex compagni di classe li potrai sentire ogni giorno, se vorrai. Per telefono o via internet.
Ma che ne sa mio padre di internet?

È facile riconoscere in Scarlett l'adolescente che eravamo (o siete, ma io do sempre per scontato di parlare con gente della mia età, altrimenti vuol dire che devo fare più attenzione del dovuto a cosa scrivo). Oltre al linguaggio, con poche parolacce a dir la verità, non so voi giovani d'oggi


ma ai miei tempi (mi sento tanto Fiorenzo) di giovani che sparavano parolacce ce n'erano (e da quel che sento ci sono ancora). Vi potrà sembrare strano ma io ho iniziato a dirne tante superati i vent'anni. MA NON DIVAGHIAMO.

Ci sono tutte le metafore esagerate che fanno gli adolescenti (ora, io non so se era nelle intenzioni dell'autrice, ma ho deciso di sì), tipo:
La notte mi avvolge nel suo mantello di velluto nero. Il cappuccio della felpa alzato, sono un randagio inzuppato d'acqua e di lacrime.
Le vedete le immagini emo che spopolavano nei nostri avatar su msn? Vi chiedo scusa per aver fatto riaffiorare ricordi imbarazzanti.
Metafore che ci sono ma che non sono il 90% dello scritto, ecco perché non mi hanno dato più di tanto fastidio.
Vediamo i dilemmi tipici degli adolescenti con la scuola e i professori terribili, i ragazzi stupendi (che poi magari vai a rivedere le foto quando ormai vai all'università e pensi "Dio mio, ma davvero mi piaceva quello lì?!"), le liti con i genitori... Insomma tutte quelle sensazioni che ci facevano sentire il mondo contro, i classici "nessuno mi capisce!" "No mamma! Tu non sai che cosa vuol dire essere me! Non puoi dirmi cosa fare!" "Non vedo l'ora di avere 18 anni e andarmene da qui!"
L'autrice è molto brava a rendere queste sensazioni e le faccio i complimenti.

Non mancano però momenti in cui volete prendere la protagonista a sberle:
Sbircio la mia immagine allo specchio e non posso fare a meno di pensare che sono incredibilmente insignificante. Nei miei occhi vedo solo sfumature grigie che ricordano il mare d'inverno o un cielo plumbeo che promette tempesta. 


Scarlett... ma hai presente il mare d'inverno? O un cielo che sta per mostrare quanto cazzuto sia Zeus?
Butto giusto due immagini, così. Le prime che becco su google.


Non so voi, ma io mi sono stufata delle autrici e degli autori che vogliono descrivere una ragazza bellissima ma con una bassa autostima. Mi spiego meglio.
Sono stufa che libri scritti in prima persona descrivano la protagonista come una ragazza ordinaria e mediocre dal punto di vista fisico, usando metafore che di mediocre e ordinario hanno poco e niente.
Detto da una che ha gli occhi marroni e per anni ha avuto le peggiori metafore, per poi arrivare al complimento più bello due anni fa con: "Hai gli occhi color Guinness!"

Poi a metà libro tutto cade in rovina:
La realtà non è come sembra. O meglio, non esiste solo questa realtà. C'è un altro mondo che scorre sotto la crosta terrestre. Un mondo abitato da... ‒ Non finisce la frase. [...]
Il mondo sotto la crosta terrestre mi porta subito a galla l'immagine dell'Inferno. Dante che vaga da un girone all'altro, in cerca della verità.
Non è proprio così, ma è un bel modo di immaginarlo. Magari sarà più facile spiegarti come vanno le cose.
Allora riesci davvero a leggere i miei pensieri!
Non sempre. A volte sono talmente forti da raggiungermi. Non funziona con tutte le persone. Alcune sono facili da comprendere. Altre sono complesse, ricche di sfumature. Come te, Scarlett.
Vuoi dire che esiste il Diavolo e...
Esistono i Demoni e il mio compito è di impedire che infrangano il Patto e raggiungano questa dimensione di esistenza.
Il Patto?
Un tempo antichissimo, quando la Terra era governata da sciamani e saggi sacerdoti, dopo un lungo periodo di caos, fu siglato il Patto. Da allora, ai Demoni non è permesso camminare nel mondo degli uomini. Le loro tracce sopravvivono nelle leggende tramandate da millenni.
E tu cosa c'entri in tutto questo?
[...] ‒ Io sono un Guardiano. Nelle mie vene scorre sangue umano, ma anche sangue demoniaco. Per questo posso combatterli. Per questo ho cercato di starti lontano con tutte le mie forze. Ogni giorno devo lottare contro la mia metà oscura, che in qualsiasi momento portebbe prendere il sopravvento. Devo deliberatamente evitare le cose che possono annebbiare la razionalità. E tu sei la prima, nella mia lista personale. Ho cercato di resistere ai miei sentimenti, Scarlett. Ma è stato inutile.
[…]
Io non ho paura di te ‒ sussurro.


E da lì è tutta una discesa verso il classico “rosa” soprannaturale. Con la differenza che Mikael non è un pervertito che la segue a casa o la guarda dormire. Il massimo che fa è cancellare alcuni ricordi su delle persone che hanno scoperto chi è. Da oggi voglio tutti i personaggi maschili come Mikael. Almeno il Mikael del primo libro, non so come sia negli altri, ma spero non peggiori.
Inoltre la storia soprannaturale va ad una velocità assurda! Quando dico che fino a metà libro non scopriamo nulla non scherzo. Fino a metà libro sembra un normalissimo libro con protagonisti adolescenti e speravo quasi fosse un giallo ben articolato. Perché viene ucciso il bibliotecario e fino alla fine non sappiamo perché né come.
Speravo fosse un libro in cui un gruppetto di adolescenti fosse alle prese con un serial killer e dovesse risolvere tutto con l'aiuto di altri adolescenti con superpoteri (Mikael &co.), dato che sapevo già dalla copertina che c'era qualcosa di paranormale. Ma no. È l'ennesima lotta fra bene e male in cui lei è la chiave di tutto, lei viene usata dal cattivo per ottenere qualcosa, lei fa le cagate e distrae gli eroi. Eroi che si fanno quasi ammazzare, e solo unendo le loro energia, tipo Doremì, possono sconfiggere il cattivo di turno.


Io speravo tantissimo in una specie di giallo-thriller con del paranormale! Ero pure pronta a sopportare una storia d'amore, ma niente. Doveva rovinare tutto con gli ennesimi personaggi mezzi-mostri che non possono amare ma lo fanno lo stesso, mettendo in pericolo tutto e tutti e al diavolo il buon senso! 

Per finire ci sono tanti personaggi per essere un libro di 320 pagine. Forse anche troppi, vi metto i principali:

Scarlett, la protagonista con la nonna inglese. Ama leggere e quando si arrabbia chiama i genitori per nome. Bionda con occhi grighi, ovviamente si considera orribile nonostante si descriva come una modella.
Porta con sé una stellina di gomma che stringe per farsi coraggio, e grazie alla sua passione per la lettura diventa l'aiutante del bibliotecario della scuola. Si innamora del ragazzo figo, popolare e misterioso per cui tutta la scuola ha una cotta enorme.

Marco, il suo fratellino che la adora alla follia e va protetto ad ogni costo.
Sei triste? ‒ chiede Marco. Ha sei anni ma è già sveglio per la sua età.
No, guardo il cielo che sanguina. Mi chiedo se gli faccia male lasciare il posto all'oscurità.
Non si è fatto male, mangia il gelato alla fragola. ‒ È così serio che quasi ci credo.
Ma ovviamente è troppo tenero e infatti viene investito e cade in coma. Ma tranquilli, Mikael lo salva con la sua aura blu e i suoi occhi di ghiaccio.

Mikael, bello e dannato. Che suona nella band pop-rock-punk-metal “Dead Stones”, con i suoi due amici Vincent e Ofelia. Ma Salem, cos'è una band pop-rock-punk-metal? Una band immaginaria a cui una scuola superiore di Siena, in Italia, permette di tenere un concerto di una canzone (massimo due se non ricordo male) nei primi giorni di scuola. Realistico, no? Certo! Tutte le scuole si prendono la briga di montare un palco nella palestra, allestendolo con amplificatori, facendo prove del suono, tutto per una sola canzone cantata prima della prima ora di uno dei primi giorni di scuola.


Genziana, hippy moderna. Ha il nome di una pianta e le piacciono le piante.


Caterina, soprannominata “Occhi di Cerbiatta”, non così segretamente innamorata di Umberto. Ma la cotta le passa appena questo inizia a farle delle avance.
Queste due fanciulle sono le migliori amiche di Scarlett, almeno finché un ragazzo (Umberto) non inizia a farle la corte, allora sono le sue arcinemiche. Ah, l'adolescenza!


● Umberto. Prima persona buona che Scarlett incontra a scuola. Si innamora di lei, ma lei non ricambia e cerca di fare in modo che lui e Caterina si mettano insieme, ma combina un casino.
Umberto scopre alcuni segreti di Mikael e minaccia Scarlett di spezzare il cuore di Caterina se lei non decide di mollare Mikael e mettersi con lui. Ma Mikael gli elimina i ricordi minatori e Caterina si stufa.

Vincent e Ofelia sono gli amici/colleghi di Mikael. Si amano e sono bellissimi. Ovvio.
Vincent è bello e oscuro perché c'ha i tatuaggi ed è sempre arrabbiato (il cattivo dirà che è un Mezzo Demone della Vendetta … secondo me si drogano tutti). Fa parte della band di Mikael e suona il basso, credo. O la chitarra. Suona uno strumento a corda. Ecco.
Ofelia è bellissima, veste con uno stile gotico che si abbina alla sua pelle bianchissima e i capelli neri. È taciturna e non ha amici, ma vuole subito bene a Scarlett. Può trasformarsi in una pantera e per i primi 30 secondi che lo fa ci rimette quasi le penne. Suona il violino. Che ce frega, direte voi? Manco a me frega, ma così c'è scritto e così scrivo.

E poi ci sono personaggi minori, uno fra tanti Edoardo, il bibliotecario. Che sembra una versione tranquilla e meno attiva del Dottore di Doctor Who. Muore subito, ma riesce ad instaurare una bella amicizia con la protagonista diventando l'unico adulto di cui lei riesce a fidarsi.
I genitori, che non fanno altro che litigare fino a quando Marco non cade in coma. Allora torna tutto tranquillo e sereno.
E poi c'è il cattivo, un demone che aveva preso le sembianze di un ragazzino arrivato da poco a scuola e che vuole ammazzare tutti usando un libricino, ma non ci riesce.

Bello, eh?
Era un libro che aveva la possibilità di essere originale e carino, e invece è caduto nel baratro dei "Ti amo!" "Non possiamo! Sono pericoloso, oscuro e cattivo!" "Non ho paura!" *ammorre-ammorre-ammoree-diabete-due-penne-negli-occhi* *facciamoci quasi ammazzare mentre l'ammorreee ci acceca*






Salem

Nessun commento:

Posta un commento

Dicci la tua opinione!