Anno: 2015
Regia: Ryan Travis
Durata: 97 minuti di puro dolore
Interpreti: Youtubers italiani che non conosco, quindi figuriamoci se li seguo
Valutazioni:
MyMovies: 1,5/5 stelle
Comingsoon: 3,5/5 stelle (?????????)
No, non è un libro. Ma dobbiamo pur pubblicare qualcosa o questo blog morirà sul nascere.
Sì, ho visto Game
Therapy. Sì, sono masochista. A mia discolpa devo dire che io e la
mia migliore amica eravamo molto annoiate e le alternative erano
Sharkboy and Lavagirl o Orgoglio, pregiudizio e zombi. Quindi tanto
valeva.
Il film inizia con
l'intervista a quello che sembra il più grande creatore di
videogiochi del mondo (Holden Latter, il buon vecchio Holden di cui
non frega una mazza a nessuno) e che assomiglia terribilmente al
peggior professore universitario con la sindrome di Dio mai esistito.
In poche parole dice che il mondo reale è una merda e che quello
virtuale è una figata. E che creerà un mondo virtuale in cui puoi
fare quello che cazzo vuoi. The Sims in pratica.
Ci viene presentato uno
dei due protagonisti, Francesco. Francesco va al liceo, ama i
computer così tanto da essere un hacker, è bullizzato a scuola e va
dallo psicologo, ma fino alla fine del film non sapremo perché va
dallo psicologo e perché si imbottisce di medicinali peggio di mia
nonna. Sua madre sta con una donna più giovane e lo ignora tutto il
tempo. Per darvi un'idea, nel film gli darà la cena mettendogli il
piatto sul pavimento della sua camera. Nel film si vede che
'sto qua starà più fuori casa che a casa e inizierà a saltare la
scuola, e la madre non se ne renderà conto. E da come Francesco ne
parlerà ci sembrerà che questo comportamento sia dovuto alla nuova
relazione di sua madre. Mille applausi incazzati al regista per far
passare una relazione omosessuale come una cosa che comporterà per
forza qualcosa di negativo per gli altri (poi la madre può essere
stronza, ma porca vacca il tuo pubblico sarà fatto da ragazzini,
passa almeno qualche messaggio positivo).
Il secondo protagonista è
un altro liceale alle prese con la maturità: Giovanni. Giovanni è
un gamer, ovviamente amico giurato di Francesco con cui condividono
appassionanti sessioni di gioco online a cui non frega una mazza a
nessuno. Soffre di disturbo dell'attenzione, per cui va spesso (cioè
una volta in tutto il film) dallo psicologo e anche lui prende chili
di pastiglie.
Francesco, giocando ad un
gioco del super creatore dei videogiochi, trova un introvabile Easter
Egg con delle coordinate. Lui, anziché pensare che siano coordinate
messe a muzzo, si cerca il posto che indicano. E, ovviamente, puntano
ad un luogo nascosto a Roma. Questo posto ha un supercomputer che ti
permette di entrare nei videogiochi. Questo lo ammetto è figo.
Il giorno dopo Fra invita
Giovanni per una “sessione di terapia”. Sì avete letto bene. Per
convincere Giò a giocare gli dice che non gli serve più lo
psicologo e che il gioco risolverà tutti i suoi problemi.
Ma non è il peggio
questo. Francè decide di mandare il suo amico nel gioco e gli spiega
le regole:
1- Ci va sempre
qualcuno fuori dal gioco per tirare fuori chi è dentro il gioco
(segnatevelo)
2- Lui può controllare
tutto: gioco, ambientazione, nemici, armi
3- Lui può tirare fuori
Giovanni quando vuole e nel caso non ci riesca c'è un pulsante
d'uscita d'emergenza che riporta Giovanni nel mondo reale
immediatamente (segnatevi anche il pulsante, sarà la causa della
vostra ira per tutto il film)
4- Se muori nel gioco vai
in coma profondo nel mondo reale
Spiegate le regole
Giovanni si ficca una specie di presa nel collo (non scherzo, è
davvero una presa, tipo quella del phon) ed entra nel gioco. Deve
abituarsi a muoversi perché non è facile, sta usando solo la sua
coscienza dopotutto. E ovviamente Francesco lo butta in una brutta,
orrida copia fatta male di Assassin's Creed. Per farlo abituare al
corpo virtuale...
Ma nemmeno questa è la
cosa peggiore. Una persona sensata che fa se sa che il suo amico deve
abituarsi al corpo virtuale (al quale si è stranamente abituato in
meno di un secondo) e sa che se muore, il suo amico va in coma? Lo
manda in un gioco facile, tipo barbie o my little pony. O lego
batman. Cosa fa Francesco, il genio dei geni? Manda il suo amico in
una brutta copia di Call of Duty
ambientata a Kabul.
Ripeto: lo manda a giocare a CALL OF DUTY. CALL OF DUTY
E Francesco non schiaccerà il pulsante di emergenza quando Giovanni
si farà male, perché? Perché è stronzo.
Bell'amico che c'hai,
Giovà.
Nei giorni che seguono
vediamo Giovanni che si innamora di una compagna di classe, Danika e
con cui inizia una relazione. Nel corso del film si danno tipo 2
appuntamenti di mezzora l'uno (o almeno, sembrano durare solo
mezzora) per poi finire a letto insieme. Ovvio. Per tutto il film
Giovanni dovrà destreggiarsi fra Danika e Francesco. Manco fosse un
triangolo.
Tornando alla “terapia”,
Francesco decide di mandare Giovanni in Just Dance. Scelta che io
avrei preso fin dall'inizio, perché non rischi di morire. Giovanni
imbarazzato non vuole perché non sa ballare, ma Francesco è stronzo
e lo obbliga, così Giovanni si fa una figura di merda epocale
davanti a personaggi virtuali.
Cambiano gioco e tornano
nei giochi sicuri, in cui non si rischia letteralmente la vita: Grand
Theft Auto. Sì, spiccano per la loro intelligenza.
Qui
troviamo l'unica scena decente di tutto il film: Giovanni che guida
un'auto figa. Scena finita.
Nel
gioco deve prendere una partita di droga, ma non lo fa perché vede
una bambina e vuole salvarla. Nonostante Francesco gli faccia notare
che è parte del gioco e quindi chissene. Ma il nostro eroe (si fa
per dire) se ne sbatte e fa come vuole perché ha il cuore nobile
lui.
Cambia
il gioco e siamo in Uncharted, una specie di gioco stile Indiana
Jones/Lara Croft. Giovà deve prendere una statua. Si limona il
personaggio femminile, nonostante c'abbia la ragazza che lo aspetta
fuori, si fa quasi ammazzare dai cattivi e da dei serpenti. Ma
Francesco niente. Non se move. Apre il baule segreto e la statua non
c'è. Francesco scopre che c'è un glitch nel gioco e appare una
specie di omino/ombra che tenta di rinchiudere Giovanni in una
prigione/cubo.
Ora
qui a me è partito l'embolo e sono sicura che i miei vicini si
ricorderanno di me come quella che urlava: “SCHIACCIA QUEL CAZZO DI
PULSANE PORCA VACCA!” ogni tre per due. Sì, perché Francesco il
genio non lo tira fuori subito.
Il suo amico rischia di rimanere rinchiuso per sempre in un
videogioco e lui che fa? Smanetta sulla tastiera per togliere il
glitch e tirarlo fuori.
Non riesco a tirarti fuori!
Non riesco a tirarti fuori!
SCHIACCIA QUEL CAZZO DI PULSANE STUPIDA AMEBA SENZA MASSA CELEBRALE!
Alla fine lo schiaccia il pulsante. Quando il suo amico era
praticamente dentro il cubo, ma lo schiaccia. E ovviamente Giovanni è
incazzato e se ne va.
Francesco allora si connette da solo. Sì, avete letto bene, da solo.
Ma
non c'era la regola “Ci va sempre
qualcuno fuori dal gioco blablabla”? Sì, ma siamo in un film di
mmmmmerda, quindi al diavolo le regole, non ci è dato sapere come
Francesco poi riesca ad uscire.
Comunque, Fra entra e nota che sia a Grand Theft Auto che ad Uncharted
mancano gli obbiettivi, ovvero la partita di droga e la statua.
Giovanni intanto ha le sue crisi con Danika che vuole scappare di
casa perché c'ha mille e un problemi, e gli chiede asilo. Ma anche
lui è stronzo e anziché dirle “Okay, vieni da me, ne parliamo coi
miei e vediamo di trovare una soluzione” le dice di no perché non
si è capito (o non ho fatto attenzione, più probabile. C'avevo le
balle girate per il pulsante, capitemi).
Giovanni torna da Francesco. Perché? Bho.
Francesco
gli spiega che ha un piano per sconfiggere lo spettro e prendere la
chiave del Multiverse per ottenerne il totale controllo. Entrano
allora tutti
e due
nel gioco. Già.
Entrano in Battlefield (sempre giochi tranquilli, lo so) e scoprono
che lo spettro non è altri che il super creatore Holden che è
rimasto incastrato nel gioco. Holden ha lasciato l'Ester Egg così
che qualcuno trovasse il supercomputer e poi trovasse la chiave per
lui.
C'è una battaglia, di merda ovviamente. E vengono trasportati nella
Master Console, che sembra la luna con un cielo pieno di stelle e
galassie che manco un fattone di LSD riesce a immaginare.
Holden decide che vuole uccidere Giovanni per prenderne il corpo e
vivere nel mondo reale (o almeno è quello che ho capito io).
Giovanni viene trafitto ma lancia tipo un codice che distrugge
Holden, che prima di sparire uccide Giovanni. Sì, lo uccide.
“Oh
no! Adesso Giovanni è in coma.” No. Si sveglia e si siede davanti
al super computer.
“Ma
la quarta regola “Se muori nel gioco vai
in coma profondo nel mondo reale”?”
Ricordate che ho detto che è un film di mmmmmmmerda? Ecco.
Francesco se piglia la chiave e diventa il Master Gamer. Ma ad un
prezzo: non può più tornare nel mondo reale e se lo si scollega
morirà e diventerà un codice. Giovanni è leggermente alterato e
vuole portarlo indietro, ma Francesco gli dice che non ne vale la
pena e che la sua vita è una merda e preferisce il Multiverse...
Insomma, salva tutto e il
Multiverse si spegne. E Francesco? Bho, il corpo è sparito. Sappiamo
solo che è dentro.
Giovanni intanto si
diploma, c'ha la ragazza ed è felice. Ma vede la bambina di Grand
Theft Auto per strada (how? Non ci è dato sapere) e decide di andare
a ripigliare Francè. Così chiama suo fratello, un fattone fissato
con lo yoga che cerca di aiutarlo per tutto il film tramite la
meditazione fallendo miseramente, e il bullo di Fra, che ovviamente
accetta preso da un impeto di “devo recuperare il mio onore e
dimostrare che non sono davvero la merda che buttava Francesco nel
cassonetto.” E dopo un megadiscorso da “Francesco ha fatto tutto
questo per noi” non è vero “glielo dobbiamo!” di nuovo, non è
vero. Si apre una specie di voragine fatta di pixel, vi si buttano
dentro e fine.
Insomma, non si capisce
un cazzo. È fatto male, recitato con i piedi e fa venire ernie,
cisti e gastriti.
Io lo riassumerei con una
frase:
SCHIACCIA IL PULSANTE!!!
Salem
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