sabato 15 dicembre 2018

Il Cavaliere dell'Apocalisse mi ha sedotto - L'aula di scienze

Dove trovate tutto il Cavaliere: Il Cavaliere dell'Apocalisse mi ha sedotto
Da dove iniziare: Prologo
Lo scorso episodio: Una notte piena di emozioni




Nelle puntate precedenti

Prasio decide di fare una sorpresa ai nostri protagonisti intrufolandosi di nascosto in piena notte in camera di Ezio, ma essendo una persona educata sa che di notte si dorme, così passa dalla finestra. Ambrosia lo vede e ha una profonda conversazione con il giovane e scopre che "Lui non deve sapere". Lui chi? Lui. Ma certo, Lui! Purtroppo Ezio si sveglia e manda tutti i propositi per una conversazione intellettuale all'aria. E mentre Prasio lo zittisce con gentilezza, stranamente Ambrosia si sente stanca e si addormenta.


A svegliarmi furono le urla di Petronio. I suoi genitori arrivarono subito, portarono me e sua sorella dai miei genitori e si concentrarono sul figlio in preda ad un violento attacco di panico. Ero preoccupata, non avevo mai visto Pet così, chissà cosa era successo. Andai in cucina dove era pronta la colazione. I miei genitori rassicurarono Emma dicendole che suo fratello stava bene, che aveva solo fatto un brutto sogno e di non preoccuparsi. Poverina, si vedeva che era spaventata. Le proposi di accompagnarla a scuola e accettò.
«Così non dai fastidio a mio fratello che c’ha paura.» che tenera! Era un vero peccato che i suoi genitori non sapessero come crescere una perfetta signorina.
Andai a prepararmi e notai che la finestra della stanza era aperta, allora mi ricordai della sera prima. Il cuore iniziò a correre e il sangue mi colorò le guance di un roseo color rosa selvatica. Sospirai. Se solo Petronio non si fosse svegliato forse avrei potuto scoprire di più sul passato di Prasio, da dove veniva, perché si era trasferito ad anno scolastico iniziato, che shampoo usava…
Accompagnammo Emma a scuola, ma fummo costretti a portarla fino in classe perché si rifiutava di separarsi dal fratello. Dovemmo rassicurarla che non gli sarebbe successo nulla e che il peggio era passato. Pet non era molto credibile dato che era bianco come una ricotta, ma alla fine si convinse. Anche perché l’insegnante le fece notare che eravamo in ritardo, cosa che non condividevo e glielo feci presente. Insomma, lo sanno tutti che è sempre bene farsi un po’ desiderare, altrimenti tutti si abituano subito e si perde l’effetto sorpresa che ti rende interessante.
Arrivammo in ritardo ma l’insegnante non ci mise nessuna nota.
«Sono stato avvisato dai vostri genitori, va tutto bene?»
«Splendidamente!» risposi.
«Voglio morire.» rispose contemporaneamente a me Petronio. Chi capisce questo ragazzo è bravo! Aveva la possibilità di avere Prasio come vicino di banco e non ne era minimamente felice. Poteva farmi da informatore segreto, che razza di amico era?
Pet e il professore ebbero una piccola conversazione sul colore della sua faccia, ma convinse il professore che non aveva bisogno di andare in infermeria e si sedette. Seguii il suo esempio e non potei non notare che tremava leggermente: l’emozione di star vicino ad una specie di divinità doveva essere troppo grande anche per lui, poverino.

Le ore passarono tranquille senza alcun impiccio: nell'ora d'inglese la professoressa diede di matto, come sempre, e ci lanciò i compiti in aria; nell'ora di matematica scoprimmo l'orrore delle funzioni. Ma dico io, possibile che si ostinino a insegnarci queste cose inutili? Tanto io creerò una stupenda casa editrice invidiata da tutti, dopo aver sbancato come scrittrice di fama mondiale, ovviamente. Non mi serviranno le funzioni! Lo feci notare alla mia vicina che mi rispose: «Hai ragione! Mica userò una funzione per comprare il pane! Ti pare? “Mi scusi signora, mi dia y=2x+3 di pane grazie.”» cosa c'entrava il pane con il mio brillante futuro?! Idiota.
L'ultima ora la passammo in laboratorio per osservare le cipolle. Non capii molto: le cipolle non mi piacciono, fanno puzzare l'alito e lacrimare gli occhi. Ma la mia attenzione era tutta per Prasio che era stato messo in coppia con me. Petronio si era lanciato verso il secchione della classe: «Voglio alzarmi la media e tu sei bravo.»
«Ezio... abbiamo la stessa media.»
«Sta zitto!»
Pet è proprio un amico d'oro! Aveva capito il mio lieve interesse per il ragazzo più bello della classe e mi permetteva di stargli vicino. L'ora passò tranquilla, guardammo dei pezzi di cipolla al microscopio e sembravano delle celle tutte uguali, il che mi confondeva perché le cipolle sono rotonde, non rettangolari. Ma si sa, il confine tra scienza e stregoneria è molto sottile. Ad un tratto Prasio si rabbuiò e iniziò a guardarsi intorno.
«C'è un odore strano» disse. Io non sentivo niente oltre alla puzza di cipolla.
«Un odore oscuro... è un cattivo presagio» Oh.
Dovette sentirlo anche il compagno di laboratorio di Pet perché lo fece notare all'insegnante che vide una bacinella aperta proprio vicino al mio tavolo.
«Tutti fuori! Immediatamente!» sbraitò come una gallina a cui hanno dimenticato di dar da mangiare. Nel caos generale persi di vista Prasio. Tornammo in classe accompagnati da una bidella.
«Ambrosia, stai bene?» mi chiese la mia vicina di banco. Non ricordo come si chiamasse, quindi le diedi un soprannome ispirato dai suoi occhi verdi.
«Sto bene, erba cipollina. Perché?»
«Erbachecosa? Sai che ti dico? Fa niente»
Sembrava offesa, non capivo. Non avevo detto nulla di male. Fui distratta dai miei pensieri dall'insegnante che entrò come una furia nell'aula.
«Ora voglio il nome del genio che si è messo a mischiare ammoniaca e aceto. Subito!» e partì con un discorso su quanto fosse pericoloso e sconsiderato, ma non la ascoltai. I miei pensieri erano corsi al ragazzo che occupava il posto ormai vuoto vicino al mio migliore amico.

Salem

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